ATTIVITÀ

La Fondazione Orseri è nata per volontà di Remo Rafael Morpurgo Orseri che ha voluto lasciare il suo intero patrimonio per promuovere la reciproca conoscenza, comprensione e pacifica convivenza fra culture, religioni e popoli diversi. Nel testamento egli indicò il Prof. Pietro Scoppola (Roma, 1926-2007) quale Presidente a vita e il Dott. Luciano Guglielmina (Torino, 1926-1996) quale membro del primo Consiglio di amministrazione. La Fondazione, costituitasi nel 1991, ha ottenuto il riconoscimento della personalità giuridica con Decreto del Ministro per i beni culturali e ambientali del 6 febbraio 1995. Pertanto, è un Istituto culturale privato vigilato dal Ministero competente, che provvede alla nomina di un membro del Collegio dei revisori dei conti. Sono stati membri del Consiglio di amministrazione l’Avv. Michele Conte (1932-), che ricopre la carica di Vicepresidente emerito dal 17 novembre 2020) e il Dott. Arrigo Levi (1926-2020).

Le attività della Fondazione si sono inizialmente concentrate intorno alla costituzione di una Biblioteca specializzata aperta al pubblico, che attualmente a sede a Roma, nel Palazzo Leopardi, e integra il fondo iniziale delle opere di Remo Orseri con quelle concesse in comodato dalla Comunità di Sant’Egidio. Il patrimonio librario attuale è di più di numero volumi. Oltre ai tradizionali servizi bibliotecari, la Biblioteca organizza attività di presentazione di libri e di diffusione della cultura di pace, specialmente rivolte agli studenti e studentesse, con un progetto di educazione alla lettura e alla convivenza interculturale denominato “Leggere il mondo: incontro con ‘altre’ letterature”.

Più in generale, la Fondazione sviluppa attività di erogazione di fondi per la pubblicazione di libri coerenti con le finalità statutarie. Queste ultime non sono state intese soltanto come attività di carattere accademico e universitario, e sono state interpretate in senso più popolare, ossia anche a vantaggio di forme di collaborazione culturale dal basso. In questa prospettiva, la Fondazione ha finanziato la pubblicazione del volume Como vai a saùde? Como ajudar-se a si pròprios e aos outros a estar bem (Milano, Guerini e Associati, 2000), che è stato distribuito gratuitamente nel quadro del Progetto Dream per la cura e prevenzione dell’Aids in Africa; ha sostenuto con borse di studio la formazione di giovani africani fino al conseguimento della laurea e, più in generale, sostiene le attività della scuola di lingua e cultura italiana per stranieri promosse dalla Comunità di Sant’Egidio e altre associazioni impegnate nell’integrazione delle persone straniere in Italia.

Dopo la morte di Pietro Scoppola, la Fondazione ha deciso di consolidare una linea di sostegno alla formazione universitaria di persone nomadi. Questo programma, in onore della sua memoria, è stato chiamato “Progetto Scoppola”.

Sin dalla sua nascita, e finora senza interruzione, la Fondazione investe annualmente in attività collegate al “Progetto Pace”, che si sviluppano intorno alla promozione del dialogo fra credenti e non credenti, curato in stretta collaborazione con l’Associazione “Incontri internazionali Uomini e Religioni”.

La Fondazione inoltre sostiene iniziative di dialogo islamo-cristiano, specialmente in collaborazione con il Monastero di Deir Mar Musa, in Siria. La Fondazione ha curato la fondazione della biblioteca del monastero, dov’è presente una sala dedicata a Remo Orseri, il trasferimento dei libri durante la guerra in una sede sicura, e successivamente il loro ritorno nel monastero.

Fra le tante attività svolte, merita ricordare il Convegno internazionale organizzato a Napoli nel 1991 in collaborazione con l’Associazione Storia, uomini e religioni e la locale Università degli Studi sul tema della laicità, al quale hanno preso parte Pietro Scoppola e Andrea Riccardi (all’epoca Presidente e Vice Presidente della Fondazione) e con gli interventi di B. Lewis, A. Ferré, C. Klein, D. El Khawaga, A. Charfi, H. Hasquin, P. Rossano, R. Morozzo della Rocca, S. Ferrari (cfr. il volume Il Mediterraneo nel Novecento. Religioni e Stati, San Paolo, 1994).

Fra i soggetti con cui la Fondazione ha collaborato, ricordiamo:

  • l’Associazione Tian Xia Yi Jia (Sotto il cielo una sola famiglia), con finalità di dialogo e collaborazione culturale con la Cina popolare. Il contributo della Fondazione ha consentito di organizzare una mostra di bronzi e ceramiche cinesi, realizzata in collaborazione anche con il Museo di arte cinese di Parma, che si è tenuta presso il Museo di Roma – Palazzo Braschi, dal 24 giugno al 1 luglio 1992 dal titolo “Cina: arte e religione“.
  • la Comunità internazionale di Capodarco, con cui è stato realizzato un progetto volto a promuovere la conoscenza tra adolescenti di varie parti del mondo, che vivono in situazioni sociali di particolare disagio. La Fondazione ha contribuito alla costituzione dell’Associazione “Noi ragazzi del mondo”, con sede principale a Roma, formata da ragazzi provenienti da situazioni di emarginazione sia italiani che di altre nazionalità. Una prima iniziativa della Associazione è stata l’organizzazione di un incontro in Italia nell’estate del 1996 tra adolescenti italiani, spagnoli e guatemaltechi, protagonisti di situazioni di abbandono. La Fondazione contribuisce alla realizzazione di un periodico, utile anche al collegamento tra i giovani soci, che riporta interventi, notizie e dibattiti sui temi della adolescenza e dell’emarginazione, propri ai vari ambiti culturali degli aderenti alla iniziativa.
  • L’Associazione Welcome Onlus di Roma e la Scuola di Italiano della Caritas diocesana di Roma.